Cubaita della Val Nervia (Cucina bianca)
Immagine tratta dal sito: Vie del Gusto
Nella parte del territorio della Liguria di ponente che da Ventimiglia si estende lungo la valle del torrente Nervia e che, attraverso la sua parte più alta, si collega con la vicina valle Argentina, è tradizione preparare un dolce composto da un impasto solido di nocciole cotte nel miele racchiuso tra due sottili cialde rotonde di ostia.
Oggi la versione più nota e caratteristica di questo dolce è quella di Isolabona che è conosciuta come cubàita, nome peraltro utilizzato anche a Ventimiglia dove però attualmente questo dolce è praticamente scomparso. A Pigna, Castelvittorio e Triora, dove è presente in versioni molto simili, se non identiche, sono invece in uso nomi diversi: ubrìn viene utilizzato a Pigna, marzàpai a Castelvittorio mentre a Triora si usa il nome turùn.
Questo dolce, che appartiene alla tipologia dei dolci croccanti, non è certamente un dolce autoctono. È variamente diffuso anche in diverse altre regioni italiane quali Sicilia, Calabria, Toscana, Piemonte e Lombardia.
Ingredienti
- Per la cialda:
- albume di un uovo,
- acqua ,
- mezzo cucchiaio di farina bianca;
- Per il ripieno:
- 300 g di nocciole,
- oppure 300 g tra nocciole, noci, mandorle,
- 150 g di miele di acacia,
- buccia d'arancia,
- 30 g di zucchero.
Istruzioni
- Emulsionare gli ingredienti per le cialde.
- Riempire con questo composto l'apposito attrezzo, versandovene un cucchiaio alla volta, e porle sul fuoco.
- In questo modo si otterranno delle cialde sottili, che possono essere sostituite con le ostie.
- Intanto, abbrustolire le nocciole (noci o mandorle) per una decina di minuti in una padella e lasciare raffreddare.
- Nel frattempo riscaldare il miele con la buccia d'arancia, tritata finemente, e lo zucchero, mescolando continuamente per un quarto d'ora circa; a questo punto aggiungere le nocciole e cuocere per altri 5 minuti.
- Utilizzare un cucchiaio, preferibilmente di legno, per versare il dolce composto sopra metà delle cialde.
- Le restanti serviranno da copertura.