Pasta sciancà (Pasta strappata)
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Categoria
Primi piatti
Immagine di: Eaters Collective su Unsplash
La pasta sciancà è originaria delle valli dell'entroterra Imperiese. Col tempo si è diffusa in altre parti della Liguria con nomi simili, assorbendo di volta in volta le caratterizzazioni e gli usi locali. Streppa e caccialà (Mendatica) Sciancui (Sanremo), così viene chiamata una pasta dalla forma non regolare, strappata a mano, sovente si trattava dei ritagli della pasta fresca fatta in casa, ad esempio per i ravioli, figlia di una cucina contadina ricca di sostanza, che nel nome, sciancà , strappo, ricorda i rettangoli irregolari ottenuti dalla sfoglia conditi con verdure.
Ingredienti
- Per la sfoglia:
- 500 gr di farina,
- 1 uovo,
- acqua,
- sale.
- Per il condimento:
- 400 gr di broccoletti,
- 250 gr di fagiolini,
- 4 carciofi,
- 2 carote,
- 1 finocchio,
- 1 spicchio d'aglio,
- olio,
- sale,
- formaggio grana grattugiato
Istruzioni
- Preparare un impasto liscio e morbido e lasciar riposare per almeno 15 minuti.
- Nel frattempo pulire e tagliare le verdure che devono essere cotte separatamente in acqua salata, lasciandole al dente.
- Stendere la sfoglia e strappare tanti rettangoli, non necessariamente regolari, con le mani.
- Cuocere la pasta in abbondante acqua salata per 5 minuti, unire le verdure.
- Scolare il tutto e versare in una terrina dove può essere schiacciato l'aglio, mescolare con l'olio, arricchire con il parmigiano e servire.