Baccalà coi coi (Baccalà con cavolo bianco)
A titolo di curiosità: "bim, bum, bà" dei tempi passati, tra ragazzi per fare poi la conta e vedere chi avrebbe dovuto "stare sotto". Si diceva ritmicamente:
Bim, bum, bà, stocchefisce e baccalà
Alla parola baccalà si buttavano giù le "dita" e sulla base del numero complessivo uscito si faceva la conta.
A proposito di baccalà esistono due classici modi di dire genovesi. Il primo per indicare una persona rimasta talmente sorpresa da una notizia, da un evento, da stentare a riprendersi: O l'è arrestou lì comme un baccalà!
L'altro per sollecitare qualcuno poco sveglio nell'agire: E mescite baccalà! E si dice anche di una persona che vada avanti nella vita stentatamente: O tia o baccalà!
Ricetta tratta da
Pesto e mortà
di Aidano Schmuckher
Guido Mondani Editore
Ingredienti
- 600 g. di baccalà,
- un cavolo bianco,
- un hg. di capperi,
- 4 acciughe sotto sale,
- un cucchiaio di aceto,
- 20 g. di pinoli,
- un dl. d'olio.
Istruzioni
- Ammollare, lavare e tagliare a pezzi il baccalà; gettarlo in acqua bollente per alcuni minuti.
- A parte mettere in altra acqua bollente il cavolo tagliato grossolanamente e lasciarvelo una decina di minuti.
- Ritirarlo dal fuoco e metterlo in un colapasta.
- I pezzi di baccalà intanto verranno disposti su un tagliere.
- Preparare un tegame unto d'olio, disponi uno strato di cavolo e cospargerlo con olio e salsa piccante fatta con capperi, acciughe (pestate nel mortaio ed allungate con un cucchiaio d'aceto ed olio).
- Mettere altro strato di baccalà e condire con altra salsa. Infine mettere un ulteriore strato di cavoli cosparsi di salsa piccante, molto olio e pinoli.
- Cuocere in forno caldo a fuoco moderato, per circa 20 minuti.