Pollastro a-a caccieuia (Pollo alla cacciatora)
Il pollaio è sempre stato considerato fabbrica di uova piuttosto che riserva di carne. Il consumo della carne di pollo è infatti entrato nell'uso comune solo negli ultimi decenni: una volta il pollastro era consumato soltanto in determinate occasioni, come le più classiche feste familiari e le più importanti ricorrenze nel corso dell'anno.
La più classica consisteva nella preparazione cosiddetta "alla cacciatora", nome derivato appunto dai cacciatori che, prima di iniziare la battuta, passando innanzi all'osteria, ordinavano un bel galletto ruspante che consumavano poi allegramente all'ora del pasto.
Esso veniva preparato in numerose varianti, ma sempre assai appetitose, spezzettato per renderlo, freschissimo com'era, più morbido alla cottura e unito, oltre all'immancabile pomodoro, a numerosi altri gusti di verdura, spesso anche intensi, un insieme di sapori ed odori completato, sempre, da un buon bicchiere di vino novello fresco di cantina.
Testo e ricetta tratti dal libro “Mandilli de saea” di Franco Accame
Fotografia tratta dal sito: https://www.mangimifusco.it/
Ingredienti
- 1 polla novello;
- 500 g di pomodori maturi oppure pelati;
- 1 bicchiere di vino bianco secco;
- 1 cipolla;
- un poco di brodo;
- 1 bicchiere d'olio extravergine d'oliva;
- sale.
Istruzioni
- Tagliate il pollo a piccoli pezzi.
- Fate rosolare nell'olio la cipolla tritata.
- Versate il pollo spezzettato e fate imbiondire la carne.
- Bagnate con il vino.
- Fate evaporare e unite i pomodori o i pelati dopo averli tritati.
- Regolate il sale.
- Cuocete per circa un'ora bagnando, se del caso con il brodo.
- Si può unire, alla cipolla tritata, sedano a tocchetti ed una foglia di alloro.