Sebbene la Liguria per l’asprezza del suo territorio possa non sembrare adatta alla coltivazione della vite, in realtà vanta una antica tradizione enologica.
Ad esempio se osserviamo i vigneti terrazzati delle Cinque Terre si può capire quanto lavoro c’è stato nei secoli per scavare la montagna e rinforzarla realizzando una infinità di muretti a secco, e quanto sia duro il lavoro dei viticultori, eppure vi si produce lo Sciacchetrà, uno dei più rari vini italiani.
La Liguria ha numerosi vini autoctoni, i più coltivati sono il Vermentino e il Pigato, la cui produzione però è molto limitata (è una tra le regioni che produce meno vino) sia per la conformazione del territorio sia perchè molti vigneti sono stati rimpiazzati da coltivazioni più redditizie, però piccole quantità di vini che si producono si distinguono per la loro originalità nel panorama enologico italiano.
I vigneti, esposti alla brezza marina e spesso coltivati in scoscesi dirupi che degradano verso il mare, producono vini con una “salinità” tutta personale e particolare.
La vendemmia è svolta rigorosamente a mano e il trasporto delle uve a spalla, non per scelta ma per necessità imposta dalla conformazione del territorio.
Superficie vitata della Liguria: 1.500 ha di cui il 65% in montagna, 34% in collina, 1% in pianura.
Produzione di vino della Liguria: 46.000 hl di cui vini DOP 79% vini IGP 9%, vini rossi e rosati 35%, vini bianchi 65%.
Denominazioni di origine per il vino in Liguria: 8 DOC e 4 IGT.
I vini liguri DOC
- Cinque Terre DOC
- Colli di Luni DOC
- Colline di Levanto DOC
- Golfo del Tigullio DOC
- Pornassio (o Ormeasco di Pornassio) doc
- Riviera Ligure di Ponente DOC
- Rossese di Dolceacqua DOC
- Val Polcevera DOC
I vini liguri IGT